
UN PROGETTO ITALIANO IN FINALE AL “AI in STEM Challenge”
Il team italiano della scuola primaria “A. Parravicini” di Vittorio Veneto in finale
Sono dieci i team selezionati in tutta Europa per partecipare alla finalissima dell’AI in STEM Challenge, il concorso promosso da Science on Stage Germany, che si terrà il 6 giugno 2025 a Berlino, presso la Rappresentanza del Land Baden-Württemberg. Gli studenti e i loro insegnanti presenteranno i propri progetti STEM sviluppati con l’ausilio dell’intelligenza artificiale e del machine learning.
Tra i finalisti europei anche un team italiano della scuola primaria “A. Parravicini” di Vittorio Veneto, con la classe V B e il progetto “À la recherche du temps perdu”, guidato dalla docente Conny Fornelli.
“Perché proprio questo titolo?” - le abbiamo chiesto. “Perché è un omaggio a Proust – spiega l’insegnante – ma anche un modo per raccontare, attraverso l’intelligenza artificiale, come si possa ritrovare qualcosa che sembra perduto per sempre, come un oggetto, un volto, un ricordo”.
Il progetto ha infatti coinvolto i bambini in un percorso interdisciplinare tra ricerca scientifica, memoria ed empatia, volto a sviluppare una web-app capace di aiutare le persone affette da Alzheimer a riconoscere oggetti e luoghi della quotidianità, simulando il funzionamento della memoria umana.
“Abbiamo usato strumenti come Teachable Machine e Scratch 3.0, ma soprattutto ci siamo messi nei panni di chi si sente perso ogni giorno. I bambini hanno capito che l’intelligenza artificiale non è solo una tecnologia: può essere uno strumento per prendersi cura degli altri”, racconta ancora la maestra Conny.
L’insegnante accompagnerà tre alunne della classe a Berlino per rappresentare il progetto durante l’evento finale.
Il concorso è sostenuto da Amazon Future Engineer e nasce con l’intento di avvicinare i più giovani alle tecnologie emergenti. L’intelligenza artificiale sta infatti rivoluzionando ogni ambito della società e le nuove generazioni hanno il diritto, e il dovere, di comprenderla e saperla usare in modo consapevole e creativo.
A questa sfida educativa hanno risposto oltre 260 studenti e 140 insegnanti provenienti da 17 Paesi europei, inviando centinaia di progetti. La giuria internazionale ha selezionato i dieci migliori, basandosi sull’impatto sociale, la creatività, l’innovazione e il coinvolgimento attivo degli alunni.
“À la recherche du temps perdu” ha colpito la giuria proprio per il suo equilibrio tra poesia, neuroscienze, empatia e tecnologia, dimostrando come anche i bambini della scuola primaria possano contribuire in modo concreto al miglioramento della vita delle persone.
“L’AI in STEM Challenge dimostra l’incredibile potenziale di studenti e insegnanti nel generare cambiamenti positivi attraverso l’educazione scientifica. Ciò che mi ha colpito di più è che molti progetti non si sono fermati al contesto scolastico, ma hanno raggiunto e coinvolto attivamente le comunità locali”, afferma Stefanie Schlunk, direttrice di Science on Stage Germany.
“Poiché l’IA sta diventando parte integrante di molte professioni, è essenziale promuoverne la conoscenza a scuola. Siamo orgogliosi di sostenere Science on Stage in questo concorso orientato al futuro”, aggiunge Beatrice Bracklo, direttrice Public Policy DACH di Amazon.
Una vetrina europea per l’educazione del futuro
Oltre alla presentazione pubblica e al viaggio a Berlino, il concorso offre ai team la possibilità di accedere a un premio prestigioso: la partecipazione al Festival europeo Science on Stage 2026, che si terrà a Klaipėda, in Lituania.
I tre progetti migliori saranno selezionati da una giuria internazionale durante l’evento di Berlino.
La cerimonia conclusiva del 6 giugno, aperta alle 10:30, sarà presieduta dalla sindaca di Berlino, Franziska Giffey, attualmente senatrice per l’Economia, l’Energia e le Imprese pubbliche.